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URINE - esame citologico

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Tempi di consegna del referto: 7 giorni

Prenotazione: No

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SINONIMI

CTU

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SIGNIFICATO CLINICO

L’esame citologico urinario riveste un ruolo importante nella diagnosi, nello screening e nel follow-up delle neoplasie vescicali in primis e dell’apparato escretore in generale.
La citologia urinaria viene generalmente effettuata in soggetti a rischio quali: a) individui con sintomatologia urinaria (ematuria, pollachiuria, stranguria); b) lavoratori esposti ad agenti cancerogeni quali amine aromatiche (alanina); d) pazienti sottoposti ad irradiazione della pelvi o a cicli di ciclofosfamide; e) pazienti in trattamento per neoplasia dell’urotelio, data la frequenza delle recidive che si verificano in tali casi. L’indagine presenta buone possibilità diagnostiche nei tumori papillari di medio grado ed alto grado e nel carcinoma in situ non papillare.
Normalmente l’urina è un liquido acellulato prodotto durante la funzione escretrice renale; come il liquido passa attraverso tubuli, pelvi renale, uretere, vescica ed uretra, esso raccoglie le cellule che desquamano derivanti dagli epiteli di questi organi anche se la quantità è scarsa per l’adesione tra loro delle cellule epiteliali.
Poiché le urine sono isotoniche, spesso non sono un mezzo ospitale per le cellule desquamate; pertanto risultano scarsamente cellulate e qualche volta di difficile valutazione all’esame microscopico.
Nel corso degli ultimi 20 anni la citologia urinaria è stata largamente utilizzata nella diagnosi e nel follow-up delle neoplasie vescicali e da molti è ancora ritenuta l’esame fondamentale per questa patologia.

Il quadro clinico delle neoplasie vescicali, in genere, si manifesta con l’ematuria macroscopica, ovvero la presenza nelle urine di sangue visibile ad occhio nudo, spesso ricorrente, con sangue il più delle volte rosso vivo fluido o, più spesso, misto a coaguli. Possono manifestarsi talvolta anche i segni di irritabilità vescicale, ovvero pollachiuria, stranguria, tenesmo e minzione imperiosa, che spesso però si riscontrano in neoplasie vescicali infiltranti. Comunque non bisogna escludere alcune patologie infiammatorie, quali la cistite emorragica (frequente in pazienti che fanno uso di anti-infiammatori non steroidei), in cui il quadro clinico il più delle volte è sovrapponibile; in questi casi, un buon esame citologico del sedimento urinario ci può escludere o meno la neoplasia.
Fondamentale per un accurato iter diagnostico che il campione di urine sia accompagnato da una dettagliata storia clinica del paziente, dalle modalità di raccolta e conservazione delle stesse e da ogni dettaglio riguardante terapie precedenti o in atto in quanto possono facilmente alterare le cellule e dare quindi dei falsi positivi. Infatti la cellularità e la morfologia cellulare possono essere alterate da manovre invasive (esempio cistoscopia o cateterismo), infezioni, infiammazioni, recenti interventi chirurgici, immunoterapia, radioterapia e chemioterapia locale o generale.

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INDICAZIONI CLINICHE

Screening nei soggetti a rischio (sopra i 40 anni, fumatori, lavoratori esposti a vernici e solventi).

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TIPO DI CAMPIONE

Urina.

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PREPARAZIONE

E’ consigliabile effettuare l’esame sulla seconda urina del mattino seguendo questo procedimento:
- lavare ed asciugare accuratamente i genitali
- raccogliere direttamente nel contenitore contenente fissativo

L’urina deve essere raccolta in un contenitore sterile a bocca larga (recante nome e cognome del paziente) e contenente il conservante fornito dal Laboratorio.
Il contenitore deve essere riempito quasi fino al colmo e poi accuratamente chiuso onde evitare la perdita di urina durante il trasporto.

Attenzione: il conservante è acido tricloroacetico al 10% e pertanto è lievemente tossico. Evitare quindi di inalare o di lasciare il contenitore a alla portata dei bambini

Per una corretta esecuzione dell’esame citologico, l’urina deve essere raccolta una volta al giorno per 3 giorni consecutivi e consegnati al nostro laboratorio tutti e 3 insieme il giorno dell’ultima raccolta.
I campioni di urina devono essere conservati in frigorifero o a temperatura fresca.
Si ricorda inoltre che la disponibilità di alcune notizie cliniche è di grande aiuto per elaborare una corretta ricerca citologica.
Es.:
Motivi della richiesta
Patologie famigliari (riferite a tumori)
Esame già eseguito in precedenza
Terapie farmacologiche o radianti
Il paziente è un fumatore

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VALORI DI RIFERIMENTO

Assenza di cellule neoplastiche

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METODO

Microscopia

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LABORATORIO DI ESECUZIONE

Laboratorio Synlab Brescia







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