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TRANSAMINASI ALT

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Tempi di consegna del referto: 1 giorno

Prenotazione: No

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SINONIMI

GPT, Transaminasi glutammico-piruvica, SGPT, Alanino aminotransferasi

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SIGNIFICATO CLINICO

L'ALT è un enzima presente in quantità elevata nel fegato e in minor misura nel cuore, nei muscoli, nel rene.
È localizzato nel citoplasma delle cellule (nel fegato in parte anche nei mitocondri) ed è coinvolto nel metabolismo degli aminoacidi.
Il test è utilizzato specificamente per la diagnosi di alterazioni del fegato.
Normalmente la concentrazione nelle cellule epatiche è un milione di volte superiore a quella nel siero: basta perciò un danno del 2% delle cellule epatiche con immissione in circolo dell'enzima per causare una positività del test.
Il test viene utilizzato per la diagnosi di danni epatici acuti (epatiti, cirrosi in fase attiva, danni da tossici o da farmaci), per il monitoraggio delle epatiti croniche, per differenziare l'ittero emolitico da quello dovuto a danno epatico.
La precedente denominazione di ALT era GPT (transaminasi glutamico-piruvica).
Le transaminasi sono enzimi che catalizzano il trasferimento di un gruppo aminico da un aminoacido a un chetoacido; questa reazione, detta di deaminazione, consente di degradare il gruppo aminico degli aminoacidi in eccesso ad ammoniaca. In effetti, al contrario degli acidi grassi e degli zuccheri, gli aminoacidi in eccesso non possono essere accumulati nel nostro organismo ma devono essere trasformati in energia e la deaminazione è il primo passo di questo “smontaggio” degli aminoacidi. Dal punto di vista clinico sono importanti due transaminasi: l’aspartato amino transferasi (AST) e la alanina amino transferasi (ALT).
L’alanina amino-transferasi catalizza il trasferimento del gruppo aminico dall’alanina (un aminoacido) all’a-chetoglutarato (un chetoacido) ed è presente in vari tessuti ma la sua massima concentrazione è raggiunta nel fegato e, in misura minore, nel cuore e nel muscolo scheletrico.
Il rapporto tra le due transaminasi è molto importante perchè generalmente viene indicata una lesione di tipo cardiologico come un infarto dei miocardio o una altera­zione a livello muscolare quando siamo di fronte ad un aumento prevalente delle SGOT o AST rispetto alle SGPT o ALT, mentre, quando il fegato non funziona correttamente, si evidenzierà un innalzamento delle SGPT o ALT e in modo meno elevato un aumento delle SGOT o AST.
Avere valori alti di transaminasi, però, non significa necessariamente avere problemi al fegato o un infarto del miocardio. Infatti, l'attività sportiva intensa, un affaticamento o una malattia muscolare innalzano il livello di questi enzimi nel sangue. Per questo motivo, gli esami delle transaminasi si dovrebbero eseguire non solo a digiuno, ma anche a riposo. Fra le cause epatiche più comuni di valori elevati di transaminasi si possono considerare l'alcol (in questo caso il valore delle SGOT è almeno il doppio rispetto al valore della SGPT), i farmaci, l'epatite, la steatosi epatica e l'emocromatosi (una malattia ereditaria in cui si accumula troppo ferro nel fegato con innalzamento dei livelli di ferritina, una proteina che si trova nel fegato). Quindi, non è il caso di allarmarsi immediatamente appena si osservano le transaminasi alte, ma è preferibile prima ripetere l'esame e, solo successivamente, se ancora alte, indagare meglio, su consiglio del medico.

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INDICAZIONI CLINICHE

Screening del danno epatico; sorveglianza dei pazienti in trattamento.

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TIPO DI CAMPIONE

Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue.

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PREPARAZIONE

E’ necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore, è ammessa l’assunzione di una modica quantità di acqua

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VALORI DI RIFERIMENTO

< 41 U/l

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METODO

Cinetico UV.

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LABORATORIO DI ESECUZIONE

Laboratorio Analisi Mediche dr. Bruno srl

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ESAMI CORRELATI

Transaminasi AST, GGT, Fosfatasi alcalina, Bilirubina






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