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T.P.H.A.


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Tempi di consegna del referto: 3 giornI

Prenotazione: No

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SIGNIFICATO CLINICO

La sifilide, meno conosciuta con il termine di Lue, è una malattia trasmissibile principalmente per contatto sessuale con una persona affetta oppure può essere contratta durante la gravidanza passando dalla madre al feto.
La sifilide è una malattia infettiva, causata dal batterio Treponema pallidum appartenente all’ordine delle spirochete e può presentarsi in quattro stadi: stadio primario, stadio secondario, stato latente e stato terziario.
La fase primaria della sifilide si presenta a seguito di un rapporto sessuale con una persona affetta ed è caratterizzata dalla comparsa di una lesione cutanea, il sifiloma, proprio nel punto di contatto dai 3 ai 90 giorni dopo la prima esposizione iniziale.
Il secondo stadio della sifilide inizia nelle 4-6 settimane successive all’infezione primaria mentre la sifilide latente viene definita tale a seguito di una prova sierologica che attesti la presenza dell’infezione ma che non presenta alcun sintomo della malattia.
La sifilide terziaria si verifica per l’assenza di trattamento e può verificarsi dai tre fino ai quindici anni dopo l’infezione iniziale.
E’ da ricordare infine la sifilide congenita dovuta a contagio materno-fetale.

La diagnosi di sifilide viene effettuata attraverso due test sierologici differenti tra loro: VDRL, Veneral Disease Research Laboratory) e TPHA, Treponema Pallidum Haemoagglutination Assay). Questi test vengono condotti per diagnosticare la presenza effettiva della malattia nei soggetti e vengono spesso condotti congiuntamente.
Tuttavia TPHA è un test poco utile per lo stadio primario della sifilide in quanto assume valore positivo dopo la decima settimana di infezione circa e inoltre successivamente tende a mantenere positività per tutto il resto della vita del paziente, senza tener di conto dei trattamenti effettuati.
VDRL si mostra assai più vantaggioso per identificare lo stadio secondario della malattia, in quanto assume valore positivo dopo 8-15 giorni dalla comparsa della fase primaria della sifilide. Tuttavia i risultati del test talvolta si presentano elevati anche in assenza di sifilide, come nei casi di malattie infettive virali o in stato di gravidanza. E questo rende VDRL un test poco specifico.
A differenza del TPHA, che ricordiamo rimanere positivo per tutta la vita, VDRL assume valori negativi dopo una terapia efficace ed adeguata, il che lo rende uno strumento utilissimo per valutare gli effetti della cura adottata contro la malattia.
VDRL è un test estremamente semplice che evidenzia una reazione di flocculazione tra il siero del paziente e dei particolari tipi di lipidi denominati cardiolipine.
La positività compare dopo circa 40 giorni dall’infezione e rimane presente per anni nel soggetto non trattato mentre in caso di terapia tende a ridursi sino a scomparire; di conseguenza il titolo (concentrazione) degli anticorpi viene utilizzato per monitorare l’andamento della malattia.
Il TPHA (Treponema Pallidum Hemagglutination Assay) è un metodo di agglutinazione che utilizza globuli rossi di montone su cui sono adese strutture antigeniche del Treponema pallidum, si tratta di un test con sensibilità pari alla VDRL ma con maggiore specificità; purtoppo anche con questo metodo si possono presentarsi falsi positivi in caso di mononucleosi, patologie autoimmuni ed epatopatie.
Il TPHA compare dopo circa 5 settimane dal contagio, quindi lievemente più tardi rispetto alla VDRL e all’FTA-ABS e rimane per sempre positivo sia nei soggetti trattati che in quelli non trattati.

Combinando i risultati dei test VDRL e TPHA si può fare una diagnosi di sifilide nei pazienti a rischio:

Con VLDRL NEGATIVO – esclusa diagnosi di sifilide. Se si sospetta un’infezione recente è consigliato eseguire un nuovo test dopo un paio di settimane.
Con TPHA NEGATIVO e VLDRL POSITIVO – confermato il sospetto di sifilide di vecchia data trattata in passato.
Con TPHA POSITIVO e VLDRL NEGATIVO – si tratta di un caso particolare perché molto spesso la positività del test risulta essere falsa. Se si sospetta un’infezione recente è consigliato di confermare la diagnosi ripetendo il test dopo un paio di settimane permettendo alla TPHA di assumere valore positivo.
Con TPHA NEGATIVO e VLDRL NEGATIVO – la diagnosi è quella di sifilide trattata efficacemente in passato o, meno comunemente, un caso di forma latente di sifilide. È consigliato effettuare nuovamente il test per accertare la diagnosi.
Con TPHA POSITIVO o VDRL POSITIVO – per accertare la diagnosi è necessario condurre ulteriori test di conferma per valutare l’andamento della malattia, decidere il trattamento migliore da utilizzare e monitorare gli effetti della cura. Tra i test di conferma utilizzati maggiormente troviamo il test FTA-Abs, il test dell’Immunoblotting ed esami per evidenziare la presenza di anticorpi contro la sifilide.

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INDICAZIONI CLINICHE

Sifilide

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TIPO DI CAMPIONE

Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue.

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PREPARAZIONE

E’ necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore, è ammessa l’assunzione di una modica quantità di acqua.

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VALORI DI RIFERIMENTO

Negativo: < 1/80

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METODO

Emoagglutinazione

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LABORATORIO DI ESECUZIONE

Laboratorio Tigullio Rapallo

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ESAMI CORRELATI

VDRL, Anticorpi anti Trepanema pallidum












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