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Esami
TEOFILLINA
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Tempi di consegna del referto: 3 giorni
Prenotazione: No
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SINONIMI
Aminofillina
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SIGNIFICATO CLINICO
La teofillina è un alcaloide estratto dalle foglie del tè che trova indicazione nelle patologie ostruttive delle vie respiratorie.
Il suo meccanismo d’azione è legato all’inibizione dell’enzima fosfodiesterasi con aumento della concentrazione intracellulare dell’AMP ciclico e conseguente effetto broncodilatatore.
La teofillina agisce anche sul cuore (aumento della forza contrattile e della frequenza), sul Sistema Nervoso Centrale (stimolazione del centro del respiro, aumentata eccitabilità), sui vasi (azione vasodilatatoria).
Ben assorbita nel tratto gastroenterico, viene metabolizzata a livello epatico; una quota del 10% viene escreta in forma immodificata nelle urine.
Il farmaco ha una stretta finestra terapeutica con possibile insorgenza di fenomeni tossici da sovradosaggio a carico del cuore (aritmie), del Sistema Nervoso Centrale (agitazione, convulsioni) e dell’apparato gastroenterico (nausea, vomito, dolori addominali).
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INDICAZIONI CLINICHE
Monitoraggio della terapia.
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TIPO DI CAMPIONE
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue.
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PREPARAZIONE
E’ necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore, è ammessa l’assunzione di una modica quantità di acqua.
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VALORI DI RIFERIMENTO
Intervallo terapeutico: 10,0 - 20,0 µg/ml
La concentrazione terapeutica ottimale è individuale dipende anche dalla funzionalità epatica e renale.
Effetti tossici possono manifestarsi al di sopra di 20,0 µg/ml
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METODO
Chemiluminescenza
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LABORATORIO DI ESECUZIONE
Laboratorio Tigullio Rapallo
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NOTE
La somministrazione per via venosa di Fab anti digossina lega il farmaco presente nel sangue rendendolo inattivo, e lo estrae dai tessuti nei quali si è distribuito.
In corso di trattamento disintossicante con Fab è possibile con metodi di analisi differenti misurare nel sangue la concentrazione della digossina libera (farmacologicamente attiva, che per l'efficacia del trattamento disintossicante deve rientrare nei livelli terapeutici) e della digossina totale (libera + legata ai Fab, che nel corso del trattamento può restare a livelli elevati fino a che tutta la digossina, circolante e rimossa dai tessuti, non venga eliminata).
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