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TAMPONE VAGINALE / ENDOCERVICALE

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Tempi di consegna del referto: 4 giorni

Prenotazione: No

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SINONIMI

Esame colturale vaginale/endocervicale

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SIGNIFICATO CLINICO

Il tampone vaginale è un esame diagnostico che viene eseguito tramite un tampone ovattato e il cui scopo è quello di verificare l’eventuale presenza di microrganismi patogeni responsabili di processi infettivi a carico della vagina oppure della cervice uterina; in quest’ultimo caso si dovrebbe parlare più correttamente di tampone cervicale; molto spesso però con l’espressione generica tampone vaginale si indica sia il tampone vaginale vero e proprio sia il tampone cervicale.
La prescrizione di uno o dell’altro (o di entrambi) viene fatta dal ginecologo in base sia ai disturbi che la donna segnala che alle osservazioni fatte durante la visita ginecologica.
Tramite il tampone vaginale si esegue una raccolta della secrezione vaginale, una parte di essa viene posta su un vetrino, fissata con alcol metilico e inviata al laboratorio deputato alla sua analisi, un’altra parte invece viene posta in appositi contenitori e sarà utilizzata per effettuare il cosiddetto esame colturale, necessario per evidenziare l’eventuale crescita di batteri o miceti.
L’esecuzione dell’esame è abbastanza semplice; la donna viene posta, sull’apposito lettino, in posizione ginecologica; il medico, illuminata la zona dove operare il prelievo, provvede, con un tampone in dacron inserito in vagina a una profondità di circa 4-5 cm, all’asportazione di secreto vaginale e di cellule di sfaldamento.
Nel caso si richieda un tampone cervicale (ad esempio per la diagnosi di Micoplasma e Clamidia) è necessario l'ausilio dello speculum, uno speciale strumento che dilata leggermente l'apertura vaginale in modo da favorire il prelievo del secreto dal canale cervicale.

Il tampone vaginale viene generalmente richiesto quando si vuole accertare l’eventuale presenza di processi infettivi a carico del tratto vaginale (uretriti, vaginiti ecc.); solitamente si ricorre a tale esame dopo che la paziente ha segnalato disturbi locali quali prurito e bruciore, dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali), problemi urinari.
L’esame colturale deve verificare l’eventuale presenza di agenti infettivi quali:
Streptococcus agalactiae (gruppo A)
Streptococco beta-emolitico del gruppo D
Stafilococco
Gardnerella vaginalis
Candida.
Per la ricerca dell’eventuale presenza di Neisseria gonorrhoee, Chlamydia Trachomatis, micoplasmi, Human Papilloma Virus è più indicata l’esecuzione di un tampone cervicale.

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INDICAZIONI CLINICHE

Infezioni delle vie genitali

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TIPO DI CAMPIONE

Secrezione vaginale o cervicale

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PREPARAZIONE

Sospendere eventuali trattamenti con ovuli o candelette almeno 48 ore prima, non fare lavande vaginali interne nelle 24 ore precedenti, evitare i rapporti sessuali nelle 24 h precedenti. Far trascorrere almeno 7 giorni dall'ultima assunzione dell'antibiotico in assenza di specifiche richieste del medico curante. Non può essere eseguito nel periodo mestruale.
Evitare disinfettanti ed antibiotici topici, lavande ed irrigazioni vaginali nelle 12 ore antecedenti il prelievo.

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VALORI DI RIFERIMENTO

Assenza di patogeni.

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METODO

Colturale

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LABORATORIO DI ESECUZIONE

Laboratorio Analisi Mediche dr.Bruno

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ESAMI CORRELATI

Antibiogramma, Chlamydia trachomatis ricerca diretta, Trichomonas vaginalis

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LINK UTILI

Chlamydiaceae: Università degli Studi di Perugia - Facoltà di Medicina e Chirurgia, Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia
AA 2011-2012


Trichomonas vaginalis: Università degli Studi di Perugia - Facoltà di Medicina e Chirurgia, Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia




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