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RICKETTSIOSI (R. CONORI + R. TYPHI) IgG E IgM - screening e titolazione


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Tempi di consegna del referto: 10 giorni

Prenotazione: No

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SINONIMI

Febbre bottonosa, tifo murino (petecchiale).

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SIGNIFICATO CLINICO

La rickettsiosi è una malattia esantematica causata dalle rickettsie, che sono piccoli cocco-bacilli gram negativi. Sono parassiti intracellulari obbligati e vivono in simbiosi con vari artropodi (zecche, acari, pidocchi, pulci) che fungono da vettori.
Il termine rickettsiosi comprende diverse infezioni, a seconda del bacillo responsabile, che viene trasmesso all'uomo attraverso i morsi di zecca o di altri insetti, come acari, pidocchi, pulci.
La zecca è il principale serbatoio dell'infezione e funge da vettore della febbre purpurea delle montagne rocciose, causata da
Rickettsia rickettsii, e della febbre bottonosa, la più diffusa nel mediterraneo, provocata da Rickettsia conorii. La zecca (Rhipicephalus sanguineus) può trasmettere la malattia ad altri animali selvatici, o domestici come il cane, e direttamente all'uomo.
Il ratto è, invece, il bacino della
Rickettsia typhi, che viene trasmessa dalle loro pulci (Xenopsylla cheopis) e provoca il tifo murino, o tifo petecchiale.
I pidocchi (
Pediculus humanus corporis) trasmettono la Rickettsia prowazeki, responsabile del tifo epidemico.
Delle diverse specie di Rickettsia esistenti in natura la sola presente nella bacino del Mediterraneo è
Rickettsia conorii, agente eziologico della Febbre bottonosa del Mediterraneo (FBM), unica rickettsiosi endemica in Italia.
Dopo un periodo d'incubazione ci circa 7 giorni compaiono febbre elevata, malessere e forte cefalea.
L'esantema appare 2-3 giorni più tardi, con macule che poi si trasformano in petecchie; inizia da caviglie e polsi, poi si diffonde al tronco e alle aree palmo-plantari.
Possono manifestarsi anche nausea e vomito, insieme a una vasculite sottostante. Il quadro infettivo, curabile, può aggravarsi in seguito all'insorgere di svariate complicanze correlate alla vasculite.
La diagnosi è clinica non può prescindere da una storia di morso di zecca o altri insetti e dall'epidemiologia dell'area geografica: se è una zona dove sono diffuse le rickettsie il dubbio è lecito.
La diagnosi può essere facilitata dalla comparsa di una tipica escara nerastra (lesione necrotica cutanea da ischemia) nella sede del morso. La ricerca di anticorpi su campioni ematici in laboratorio può fornire conferma dell'infezione, piuttosto tardiva però.
La prognosi è favorevole se la diagnosi è tempestiva, in assenza dell'esantema ciò è più difficile e l'infezione può essere letale.
La terapia antibiotica con tetracicline o cloramfenicolo per almeno una settimana è in genere sufficiente per ottenere la guarigione.

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INDICAZIONI CLINICHE

Sospetta infezione

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TIPO DI CAMPIONE

Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue.

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PREPARAZIONE

Non è necessario osservare il digiuno.

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VALORI DI RIFERIMENTO

Rickettsia conori:
Anticorpi IgG
Negativo: < 1/64
Anticorpi IgM
Negativo: < 1/64

Rickettsia typhi:
Anticorpi IgG
Negativo: < 1/64
Anticorpi IgM
Negativo: < 1/64

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METODO

Immunofluorescenza Indiretta

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LABORATORIO DI ESECUZIONE

Synlab Leifelden Germania














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