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preclampsia

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PRE ECLAMPSIA TEST

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Tempi di consegna del referto: 5 giorni

Prenotazione: No

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SIGNIFICATO CLINICO

La pre eclampsia (o Gestosi) è una grave complicanza della gravidanza che colpisce sia la madre che il feto. La malattia influenza l’esito materno e fetale ed è la principale causa di parto prematuro e di conseguente morbilità e mortalità neonatale. La preeclampsia può svilupparsi dalla 20a settimana di gestazione fino a 48 ore dopo il parto.
Viene diagnosticata, di norma, dopo la 34a settimana di gestazione. Un’insorgenza precoce (20–34 settimane) è associata a gravi pericoli per la madre e il feto.

Sintomi e incidenza: La preeclampsia si manifesta nel 3-5% delle gravidanze. Nella maggioranza dei casi colpisce donne sane alla prima gestazione. Le donne con preeclampsia sviluppano pressione arteriosa elevata (=140/90 mmHg) ed elevato contenuto di proteine nelle urine (=300 mg di proteine nel campione di urine delle 24 ore), infine la significativa formazione di edemi, ossia di ritenzione idrica, a vari livelli del corpo della gravida: dalla gambe fino alle mani, al viso e al tronco.
Tra tutte le preeclamptiche, poi, una su 200 sviluppa poi una vera e propria forma di eclampsia.
Si parla infatti di Gestosi Sintomatica finché sono presenti i sintomi fondamentali finora descritti ma senza significative manifestazioni soggettive. Si passa invece alla cosiddetta Eclampsia Imminente quando compaiono alcuni caratteristici sintomi soggettivi come cefalea, disturbi visivi (per esempio scotomi) e fastidi addominali come il dolore epigastrico "a barra". Infine, nei casi più rari e gravi, si ha il vero e proprio attacco eclamptico o Eclampsia Convulsiva: quando cioè ci si trova di fronte ad autentici attacchi epilettici seguiti da perdita di conoscenza.

Fattori di rischio: Sono varie le condizioni mediche che si associano a un aumentato rischio di preeclampsia, tra cui l’ipertensione cronica, il diabete e la nefropatia. Fattori di crescita angiogenici come il fattore di crescita placentare (PLGF) e la frazione solubile della tirosin chinasi 1 fms-simile (sFlt-1) svolgono un ruolo importante nello sviluppo della preeclampsia.
Il PlGF è responsabile della normale funzione placentare e, di conseguenza, del mantenimento di una gravidanza sana, mentre il fattore sFlt-1 si associa alla conclusione della gravidanza nelle ultime settimane di gestazione.
I livelli circolanti di tali proteine risultano alterati nelle donne che sviluppano la preeclampsia.
È noto che alcuni gruppi di donne in gravidanza sono particolarmente a rischio, tra cui donne con: pressione arteriosa diastolica =80 mmHg in occasione della valutazione iniziale; proteinuria in occasione della valutazione iniziale; una precedente anamnesi personale o familiare di preeclampsia; una gravidanza multipla e condizioni mediche preesistenti, compresa l’ipertensione cronica, il diabete mellito, la nefropatia e la malattia autoimmune.
Fattori di rischio moderati sono: prima gravidanza; età materna =40 o <20 anni; =10 anni dal parto precedente e BMI (indice di massa corporea) =35.

Diagnosi : L’ipertensione e la proteinuria sono tuttora i criteri diagnostici seguiti per la preeclampsia ma si tratta soltanto di sintomi aspecifici di alterazioni fisiopatologiche che si manifestano nel disordine. Le complicazioni della preeclampsia possono essere gravi, anche quando l'ipertensione e/o la proteinuria sono di lieve entità.
Occorre pertanto uno strumento diagnostico specifico per facilitare una gestione clinica efficace e migliorare gli esiti per la madre e il nascituro.
Esiste una correlazione chiara tra lo squilibrio dei fattori angiogenici sFlt-1 e PLGF e la preeclampsia.
Il rapporto tra questi due fattori può fornire informazioni preziose sulla progressione della malattia ed essere pertanto utilizzato per adattare il trattamento clinico. I biomarcatori sFlt-1 e PlGF sono stati identificati per l’uso nella preeclampsia nel 2003.
Il test è stato approvato e certificato per uso diagnostico nel 2009 ed è in grado di differenziare le donne in gravidanza affette da una forma particolarmente severa di preeclampsia a insorgenza precoce, dalle donne in gravidanza sane con una specificità del 97% e una sensibilità dell’89%.

Terapia : La preeclampsia è risolvibile unicamente con il parto. L’obiettivo del medico è gestire la patologia materna concedendo contemporaneamente al feto il tempo necessario per maturare e svilupparsi. La prognosi dipende dalla fase della gestazione in cui si manifesta la preeclampsia. La preeclampsia si associa, in genere, a un esito avverso della gravidanza. Tuttavia, una preeclampsia che si manifesta tardivamente ha una prognosi significativamente migliore rispetto a una preeclampsia che insorge precocemente, dato che il parto può essere indotto con minori rischi per la madre e il nascituro.

Il test per la Preeclampsia dosa un Fattore di Crescita Placentario (PLGF) ed un fattore angiogenico (sFlt1).
Solitamente la diagnosi clinica si può effettuare dopo la 25 settimana di gestazione.
Questo dosaggio si può effettuare già in 16 settimana, selezionando una popolazione a rischio, che può essere controllata e trattata (aspirina cardiaca, eparina, dieta), prevenendo le manifestazioni cliniche sopra citate.

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INDICAZIONI CLINICHE

Sorveglianza durante la gravidanza.

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TIPO DI CAMPIONE

Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue.

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PREPARAZIONE

Non occorre il digiuno.

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VALORI DI RIFERIMENTO

Fattore di crescita placentare (PLGF)


Epoca gestazionale:

8 settimane: 9,3 – 28,9 pg/ml
9 settimane: 11,7 – 37,8 pg/ml
10 settimane: 16,2 – 55,0 pg/ml
11 settimane: 19,0 – 61,0 pg/ml
12 settimane: 21,3 – 96,7 pg/ml
13 settimane: 25,2 – 100,4 pg/ml
14 settimane: 34,3 – 132,0 pg/ml

Recettore solubile Fms-like della tirosinchinasi 1 (sFlt-1)

Valori di riferimento sFlt-1
5-9 settimane: 306 – 1678 pg/ml
10-13 settimane: 498 – 2378 pg/ml
14-19 settimane: 764 – 2828 pg/ml
20-24 settimane: 910 – 5099 pg/ml
25-28 settimane: 564 – 3706 pg/ml
29-33 settimane: 729 - 11960 pg/ml
34-36 settimane: 1037 - 8645 pg/ml
37-parto: 843-10943 pg/ml

Valori di riferimento PLGF
5-9 settimane: 8,5 - 29,8 pg/ml
10-13 settimane: 15,1 - 104,6 pg/ml
14-19 settimane: 44,1 - 340,1 pg/ml
20-24 settimane: 120,0 - 652,4 pg/ml
25-28 settimane: 143,7 - 799,7 pg/ml
29-33 settimane: 20,0 - 1092,5 pg/ml
34-36 settimane: 40,7 - 742,5 pg/ml
37-parto: 27,8 - 775,9 pg/ml

Rapporto sFlt-1/PLGF
5-9 settimane: 18,7 - 110,1
10-13 settimane: 10,4 - 91,4
14-19 settimane: 4,8 - 26,2
20-24 settimane: 1,7 - 33,5
25-28 settimane: 1,1 - 7,5
29-33 settimane: 0,9 - 589,0
34-36 settimane: 2,0 - 168,4
37-parto: 1,9 - 180,5

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METODO

TRACE

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LABORATORIO DI ESECUZIONE

Synlab Brescia





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