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GRUPPO SANGUIGNO e FATTORE Rh

I globuli rossi, come si sa, non sono identici nella loro struttura e proprio per questo non è possibile trasferire indiscriminatamente il sangue da una persona all'altra. Il sangue delle persone si distingue in quattro gruppi sanguigni (e ognuno eredita il proprio gruppo dai genitori):

1. Gruppo O (zero)
2. Gruppo A
3. Gruppo B
4. Gruppo AB.

Una persona di gruppo sanguigno A possiede la sostanza A nei globuli rossi e anticorpi anti-B nel plasma. Una persona di gruppo B possiede la sostanza B sui globuli rossi e anticorpi anti-A nel plasma. Una persona di gruppo AB presenta entrambe le sostanze A e B sui globuli rossi e nessun anticorpo naturale nel plasma. Una persona di gruppo O (zero) non possiede né la sostanza A, né la sostanza B sui globuli rossi e presenta nel plasma sia gli anticorpi anti-A sia gli anticorpi anti-B (questo significa, per esempio, che potrà ricevere sangue solo del gruppo O (zero).

Un secondo tipo di distinzione dei gruppi sanguigni è rappresentata dal fattore Rh, che contraddistingue il sangue delle persone ed è un fattore capace di determinare la comparsa di agglutinine specifiche nel sangue di altri individui. Le agglutinine sono anticorpi capaci distruggere i globuli rossi contenenti antigeni di gruppo diverso tramite una reazione chiamata agglutinazione. Come per gli antigeni del sistema A, B, AB, O, anche la presenza o l'assenza del fattore Rh è ereditaria ed in base a questa le persone vengono suddivise in due gruppi: Rh+ (positivo) in cui è presente l'antigene Rh, e Rh-(negativo) in cui manca. Se il sangue Rh- viene a contatto con il sangue Rh+, per esempio una futura mamma tramite il feto, questo provoca nel sangue della madre Rh- la comparsa di anticorpi capaci di agglutinare il sangue Rh+ del feto provocandone danni.

Perché si esegue
La ricerca del gruppo sanguigno e del fattore Rh serve:
1. In caso di gravidanza, a valutare le possibili interferenze fra il sangue della mamma e il sangue del feto, il cui gruppo sanguigno è diverso da quello della mamma in quanto ereditato dal papà. Durante la gravi­danza e al momento del parto, infatti, può esservi un contatto tra i glo­buli rossi del neonato e quelli della mamma, per cui la madre produce anticorpi contro il sangue "estraneo" del figlio, di gruppo diverso per­ché ereditato dal papà, che potrebbero distruggere i globuli rossi del feto causando particolari malattie come la MEN (Malattia Emolitica del Neonato).
La conoscenza del gruppo sanguigno di entrambi i genitori, però, permette di poter prevedere queste situazioni e, mediante esami particolari come il test di Coombs, durante la gravidanza è possibile monitorare la produzione di anticorpi della mamma contro i globuli rossi del feto.

2. Per eseguire trasfusioni di sangue in persone, per esempio, durante lo svolgimento di operazioni chirurgiche per evitare reazioni di rigetto dell'organismo contro i globuli rossi che sono stati trasfusi.

In passato, questa analisi veniva utilizzata anche per accertare la paternità di un figlio, ma è ormai stata surclassata in questo campo dall'analisi del DNA.

Come si fa
Si tratta di un semplice prelievo di sangue per cui non è necessario essere a digiuno perché l'alimentazione non influisce sul risultato, né, tantomeno, i farmaci.

I risultati
La determinazione del gruppo sanguigno può avere i seguenti risultati:

1. A, significa che si appartiene al gruppo sanguigno A
2. B, significa che si appartiene al gruppo sanguigno B
3. AB, significa che si appartiene al gruppo sanguigno AB
4. O (zero) significa che si appartiene al gruppo sanguigno O (zero).

Nel referto viene indicato anche il fattore Rh, eseguito con la stessa analisi, il cui risultato può essere:

* Rh + (fattore Rh positivo)
* Rh - (fattore Rh negativo)

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